Ipa Roma, allarme bilancio: il commissario congela i soldi dei comunali: in mille avevano chiesto di prelevare (4 milioni in tutto)
aggiornamento sull’IPA.
Al momento si liquidano soltanto le quote degli iscritti a chi va in pensione o ai loro eredi.
Un articolo del messaggero chiarisce la situazione in cui è ridotta l’iPA.
I primi a essere a beffati sono un migliaio di dipendenti comunali. Ma altri 4mila rischiano di trovarsi nella stessa condizione. I mille – subodorando l’area che tira in Ipa – hanno presentato domanda per revocare la loro iscrizione all’istituto di previdenza e assistenza dei travet capitolini. Ma quando hanno chiesto indietro i soldi versati (parliamo in totale di 4 milioni di euro, 4mila procapite in media) si sono sentiti rispondere dall’attuale gestione commissariale che è sospesa la facoltà di recesso anticipato. Al momento si liquidano soltanto le quote degli iscritti a chi va in pensione o ai loro eredi.
IL MAXI BUCO
L’ex commissario straordinario Fabio Serini denunciò ai tempi della giunta Raggi un buco da 51 milioni di euro. Perdite legate a prestiti a tassi generosissimi a soggetti considerati da qualsiasi banca inaffidabili; bonus per vacanze studio pagati ai figli dei dirigenti; speculazioni finanziarie con le quote degli iscritti su prodotti d’investimento rischiosi; senza dimenticare gli straordinari galattici su stipendi di chi, in distacco da Roma Capitale, si era trasferito all’Ipa senza mai ammazzarsi di lavoro.
A dare il colpo di grazia la Corte dei Conti lo scorso marzo.
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