Incontro sul Turismo
Come concordato con l’azienda a fine dicembre, il pomeriggio del 13 gennaio si è tenuto l’incontro specifico e “raro” (a detta dell’AD) sull’area Turismo, dovuto ad alcune questioni divenute improrogabili.
Abbiamo avuto la premura di far pervenire all’Azienda le nostre istanze prima della convocazione del tavolo, affinché fossero prese nella giusta considerazione e ci si potesse incontrare al tavolo con delle rivendicazioni chiare.
Relativamente ai PIT- Punti Informativi Turistici, avevamo da sempre manifestato la nostra contrarietà ad impiegare il personale in un unico turno di lavoro che seguisse l’orario del PIT di Ciampino 8:30/13:00 e 16:15/21:00. Ricordiamo che questo orario è frutto di una valutazione del Committente che ha ritenuto ci fossero pochi voli nella fascia oraria 13:00/16:30.
L’Amministratore Delegato ci aveva comunicato il 30 dicembre 2015 che tale affermazione non fosse dovutamente documentata ed aveva chiesto ad ADR i numeri dei voli in questa fascia oraria per giustificare la richiesta di un ritorno all’orario continuato. Roma Capitale l’11 gennaio 2016 dopo che Zètema ha formalizzato la richiesta ha comunicato, a spesa invariata, che l’orario del PIT di Ciampino a partire dal 1 febbraio 2016 sarà dalle 8:30 alle 18:15.
Per quanto riguarda il PIT di Termini nei quali gli operatori sono obbligati a prestare un’ora di servizio in più al giorno abbiamo richiesto l’applicazione dell’accordo in materia di straordinari che permette a scelta dei lavoratori di richiedere l’accumulo in banca ore o il pagamento come straordinario.
Per quanto concerne gli spostamenti l’Azienda si è detta disponibile ad accelerare i tempi dei rimborsi dei costi sostenuti dai lavoratori. In materia di Organico abbiamo posto la questione del sottonumero dei lavoratori, la risposta dell’Amministratore è stata quella di avere ancora forti limitazioni sulle assunzioni visto quanto disposto dalle leggi attualmente in vigore sulle società strumentali come Zètema. L’Amministratore Delegato ha confermato che Roma Capitale sta lavorando ad inserire il rinnovo del contratto di servizio triennale di Zètema nel bilancio che sarà presentato entro il 31 gennaio 2016. Per il rinnovo triennale sarà nostro compito chiedere il giusto numero di operatori impegnati nei PIT da recuperare anche tramite selezioni interne.
A riguardo invece del CONTACT CENTER 060608 abbiamo posto tre tipi di problematiche condivise con tutto il tavolo.
1. Di carattere economico: abbiamo dimostrato la necessità di vedere riconosciuti gli incentivi su tutte le vendite dei prodotti Zètema per Pit e Contact Center. L’Amministratore Delegato ha manifestato la propria disponibilità a riconoscerle e definendole nel Contratto Decentrato e qualora non si riesca a chiudere a breve il contratto decentrato si è reso disponibile a siglare accordi a parte (proposta alla quale si è opposta la FP CGIL). L’AD ha affermato di essere disponibile ad un adeguamento delle indennità per chi ingiustamente non le percepisce ma di non essere disponibile a “ritoccare” la parte economica delle indennità già riconosciute. Anche se contenti di questa apertura crediamo che il semplice adeguamento di alcuni settori come Contact Center, Pit e la Logistica non siano sufficienti a farci proseguire la trattativa sul decentrato nel rispetto di tutti gli altri settori che da anni attendono degli adeguamenti.
2. Di carattere ambientale: abbiamo concordato con tutto il tavolo la necessità di adeguare il microclima nella piccola stanza (valutandone anche un ampliamento) nella quale gli operatori sono impegnati a lavorare per far in modo che vengano eliminati i rumori nelle cuffie prodotti dagli altri colleghi che sono al lavoro (anche sostituendo le cuffie bidirezionali), oltre che un adeguamento dell’illuminazione (impegno nel quale si sono profusi gli RLS appena eletti) e delle sedie che anche il Capo Area Turismo, salito al tavolo, ha preso in carico.
3. Di carattere organizzativo: come per la soluzione dell’annosa questione del Pit di Ciampino abbiamo chiesto all’Amministratore Delegato di valutare la possibilità di proporre al committente un unico turno di servizio 8.45-19.00 in modo da poter risparmiare sulle sostituzioni ed evitare il sottonumero di unità in apertura ed in chiusura. Il Dottor Ruberti ha apprezzato la proposta sottolineando però che la richiesta di accorpamento turno debba essere associata ad una richiesta di potenziamento di alcune fasce orarie.